Speciale Reiki
Secondo la tradizione fu Mikao Usui, nato in Giappone nel 1865, a sviluppare la pratica del Reiki affermando di avere ricevuto l'abilità di curare dopo tre settimane di digiuno e meditazione sul Monte Kurama. I praticanti di Reiki usano, infatti, una tecnica analoga alla "imposizione delle mani” che, affermano, canalizza le energie terapeutiche.
Nell'aprile del 1922, Usui andò a Tokyo dove fondò il primo Reiki Ryoho Gakkai, un gruppo di cento persone che si incontravano periodicamente per mettere in pratica il Reiki.
Il Reiki è una pratica spirituale usata come forma terapeutica alternativa per il trattamento di malanni fisici, emozionali e mentali.
Una revisione sistematica di una serie di studi clinici sul Reiki, condotta nel 2008, ha concluso che non c'è prova dell'efficacia del Reiki nel trattamento di alcuna condizione patologica. Un'altra revisione sistematica, effettuata nel 2015 sugli studi concernenti l'uso del Reiki per la cura di depressione e ansia, ha concluso che non c'è alcuna prova che il Reiki possa essere efficace (o dannoso) per la cura di queste patologie.
L'American Cancer Society, il Cancer Research britannico ed il National Center for Complementary and Integrative Health riportano che il Reiki non deve essere usato in sostituzione delle tradizionali terapie.
Il trattamento del Reiki deve essere usato come un atto di amore, fatto con un cuore puro a totale beneficio della persona che si affida nelle nostre mani e all’Energia Universale.
Il trattamento completo serve per ri-equilibrare, ri-pulire e ri-armonizzare i Chakra, gli organi interni ed i canali energetici principali della persona che viene trattata.
La parola Chakra proviene dal Sanscrito e significa ruota. Essi, infatti, ruotano incanalando l’energia. Un Chakra, quando è sano, ruota in maniera armonica ed è flessibile. Quando c’è una malattia, la sua energia è rigida e la sua rotazione è disarmonica od addirittura bloccata.
Lo stesso avviene anche per gli organi interni ed i canali energetici.
Dopo essersi connessi con l’energia Reiki, si trattano tutte le posizioni descritte dal metodo, posizionando le proprie mani su tutti i punti del corpo.
Il trattamento dura circa un’ora. Alla fine del trattamento si rimettono le mani nella posizione Gasso (o Gassho) e si ringrazia l’energia del Reiki.
Il trattamento induce ad uno stato di profondo rilassamento e di fiducia.
Potremo avere un continuo e progressivo afflusso di informazioni, sotto forma di sentimenti, situazioni, ricordi, pensieri che affluiscono dal corpo agli strati della coscienza.
Il corpo viene ‘nutrito’ di nuova energia che consente, attraverso la manifestazione emotiva, di ricondurre alla consapevolezza le cause delle proprie sofferenze o di mal-essere.
Sanando il ‘conflitto’ sul piano fisico, l’informazione ritorna alla coscienza, da dove era partita, in modo naturale, con lo scopo di far capire, di far comprendere, di far leggere meglio la realtà, i nostri desideri.
Spesso, infatti, le cause sono molto più profonde, e per risolverle a modo bisogna capire la causa profonda, non superficiale.
Qualora il porre le mani crei disagio o paura o malessere, l’Operatore staccherà immediatamente le mani dalla parte interessata, senza appoggiarle, ma tenendole leggermente sollevate, qualche centimetro sopra la zona da trattare.
Articolo con rivisitazione di Daniele Dodi Divakar